sabato 8 novembre 2014

I want you - Il nulla creatore @ AddArt Spoleto

I want you - Il nulla creatore

e altri ragionamenti presenti nella mostra
Interferenze#2 | Sergio Baldassini
a cura di Lorenzo Rossi
AddArt
Via Palazzo Dei Duchi 6
06049 Spoleto
Dal 18 ottobre al 9 novembre 2014
 http://www.add-art.it
+39 334 5380780
info@add-art.it


Note scritte evitando il senso.
Faccio fatica a considerare distinte e separate le opere che compongono l'insieme del mio lavoro.
Nelle ultime è più in evidenza la riflessione sulla possibilità e sulla capacità di essere sé stessi, di sconfiggere gli insegnamenti, ma in quelle precedenti, anche quelle presenti in questa mostra, mi sono spesso interrogato sul peso, sugli effetti e sull'opportunità di superare quanto e quanti ci hanno preceduto e influenzato. Direi che se si nota una qualche forma di coerenza, che non rincorro, è dovuta al fatto che il mondo per quanto si cerchi di dividerlo sempre uno rimane e i vari aspetti sommandosi non possano che ricomporsi. A questo è anche dovuta l'attenzione al sito nella costruzione de "Il nulla creatore", il tentativo di integrarlo all'ambiente: il cubo nella scala, il filo a piombo nel suo percorso, i piccoli "quadri" con il loro bordo costruito con lo stesso materiale del quale sono fatte le pareti. Ho cercato di evitare ulteriori fratture. So che il mio agire non risolve il problema ma dovrebbe mostrarne almeno coscienza.

I want you - Il nulla creatore (particolare), 2014

I want you - Il nulla creatore (particolare), 2014

I want you - Il nulla creatore (particolare), 2014




da sinistra a destra: I want you - Beuys su tavola, 2011 e I want you - Prove di vita accelerata, 2011

I want you - I have a gym, 2014

I want you - Prove di vita accelerata 2012


I want you - Prove di vita accelerata, 2011

I want you - Prove vita accelerata, 2012

I want you - Prove di vita accelerata, 2013

domenica 26 ottobre 2014

I want you - Analisi di possibilità

I want you - Analisi di possibilità
di Sergio Baldassini

Installazione esposta e realizzata per Frammenti (Yo Akao, Sergio Baldassini, Alberto Emiliano Durante, Giulia Manfredi), Palazzo Chigi di Formello (Rm) dal 24 al 30 novembre 2014.
Due strutture basculanti in legno verniciato contenenti mille fogli bianchi ciascuna sono sospese mediante corde alle sbarre di rinforzo in ferro poste simmetricamente su due lati opposti del cortile porticato.

É possibile cullare i fogli bianchi.






domenica 19 ottobre 2014

I want you - Il nulla creatore (particolare: "L'unico e la sua proprietà")

I want you - Il nulla creatore (particolare: "L'unico e la sua proprietà")
di Sergio Baldassini
espsosto alla mostra GalleryHome a cura di Maddalena Rinaldi in contemporanea il 18 ottobre 2014 a Roma, Parigi, Trento e Londra

"Io non sono già il nulla del vacuo, bensì il nulla creatore, il nulla dal quale io stesso creo ogni cosa. Lungi dunque da me ogni causa, che non sia propriamente e interamente la mia! Voi pensate che la mia causa debba essere per lo meno la " buona causa "? Ma che buono, ma che cattivo ! Io sono per me stesso la mia causa, ed io non sono né buono né cattivo. Tutto ciò per me non ha senso alcuno. Il divino è cosa di Dio, l'umano dell' " uomo ". La mia causa non è divina nè umana, non è la verità, non è la bontà, nè la giustizia, nè la libertà, bensi unicamente ciò che è mio; e non è una causa universale, bensì unica, come unico sono io. Nessuna cosa mi sta a cuore più di me stesso".
Max Stirner

Siamo stracolmi di informazioni, nozioni, metodi, consuetudini e tutto questo si sedimenta in noi. Determinadoci.
Anche le strade per sguggire a tutto questo sono state già segnate, battute anche se di certo non affollate.
Prendere coscienza di cosa siamo è il primo passo per ri-appropriarsi di sé stessi, il secondo è l'abbattimento delle strutture che ci sorreggono e ci mantengono senza possibilità di manovra nella forma in cui siamo condannati ad esistere.
I want you - Il nulla creatore (particolare: "L'unico e la sua proprietà")
2014 - stampa a getto d'inchiostro su carta, riproduzione del volume L'unico e la sua proprietà di Max Stirner nell'edizione dei Fratelli Bocca Editori del 1921 stampata su di un unico foglio

giovedì 9 ottobre 2014

I want you - I have a gym

I want you - I have a gym
Di Sergio Baldassini

2014- mdf, policarbonato, ferro, materiali vari, impianto audio, cd

Installazione esposta nella sezione Independents di ArtVerona 2014 nello spazio di Add Art di Spoleto.


Installazione ad ArtVerona (video di Francesco Berardinelli)


Veduta dell'installazione


Veduta dell'installazione


Veduta dell'installazione


Veduta dell'allestimento di Add Art con le opere di BerardinelliGatta, Benedetta Galli, Andrea Pinchi

sabato 14 giugno 2014

I want you - Site specific (take away)

Sergio Baldassini
I want you - Site specific (take away)
7 Febbraio 2014
muro, intonaco, carta vetrata, vinavil, tela

L'operazione è stata effettuata su una parete del mio studio.
Il materiale abraso dall'intonaco è stato usato per coprire, o dipingere, la superficie della tela.
Qualora la parete venisse ripristinata nello stato precedente al mio intervento non avrei nulla da obiettare.
La tela può essere spostata dalla sede cui io l'ho destinata.
Ogni modifica apportata all'ambiente che accoglie l'opera, all'opera stessa per intero o in alcune sue parti ha il mio preventivo consenso.
Dichiaro di aver perduto ogni interesse verso “I want you – Site specific (take away) dopo circa cinque secondi dalla fine della sua esecuzione/installazione.


Sergio Baldassini, I want you - Site specific (take away)

Sergio Baldassini, I want you - Site specific (take away)

Sergio Baldassini, I want you - Site specific (take away)

Sergio Baldassini, I want you - Site specific (take away)

Sergio Baldassini, I want you - Site specific (take away)

Sergio Baldassini, I want you - Site specific (take away)

Sergio Baldassini, I want you - Site specific (take away)

sabato 7 giugno 2014

I want you - Kill Your Father(s)

Sergio Baldasssini "I want you - Kill Your Father(s)" @ Zerpercento

Una vetrina dello storico negozio di tessuti Fratelli Bassetti di Roma sarà trasformata, dal 26 maggio all' 11 giugno 2014, in una galleria d'arte che ospiterà i progetti site specific degli artisti Sergio Baldassini, Lorenzo Bruschini, Alberto Emilano Durante, Giulia Manfredi e Chiara Pigoni.

La mostra è un tentativo di autogestione temporanea dello spazio da parte degli artisti, nessuno, a parte la vetrina, tra le opere e gli spettatori, nessuna percentuale da riconoscere al gallerista in caso di vendita, da qui il titolo: ZEROPERCENTO.

Gli artisti esporranno secondo il seguente calendario:
26 maggio – 31 maggio: Alberto Emiliano Durante e Giulia Manfredi
2 giugno – 4 giugno: Sergio Baldassini
5 giungo – 7 giungo: Lorenzo Bruschini
9 giugno – 11 giungo: Chiara Pigoni

Zeropercento
L'occupazione della vetrina di un negozio da parte di alcuni artisti non è soltanto il risultato della ricerca di un luogo dove esporre le proprie opere. È una verifica del crescente tasso di distrazione medio nella popolazione adulta.È la ricerca della facoltà nel pubblico, nello spettatore, nel calpestatore di marciapiedi di discernere tra i contenuti celati dalle pareti vetrate che si succedono davanti ai loro occhi e di riconoscere l'arte. Questa particolare capacità è solitamente attribuita al critico o al curatore che selezionano, propongono, garantiscono. A tutti gli altri non rimane che guardare, ad alcuni anche acquistare. Talvolta la passività tipica del loro ruolo viene mascherata da una promessa, e anche mantenuta, interazione, come quella concessa ai televotanti televisivi che nonostante tutto rimangono ciò che sono: spettatori-consumatori.

Dalla galleria alla vetrina di un negozio di tessuti il passo è breve. Entrambi luoghi deputati alla vendita differiscono per ciò che espongono. Invertendo l'ordine dei fattori il prodotto forse non cambia. Non siamo riusciti a trovare una galleria disposta ad esporre tessuti ma abbiamo trovato la vetrina di un negozio disposta ad esporre arte: l'esperimento può avere inizio. Cinque artisti (si) sono invitati a realizzare interventi site specific che occupino l'interno della vetrina: uno spazio delimitato da un vetro, un confine che sottolinea una distanza - quella del desiderio dal suo adempimento e dell'opera dallo spettatore. Un muro invisibile dove sbattere comodamente la testa.

L'attività commerciale che ospita il progetto continuerà a svolgere la sua funzione durante l'esposizione: vendere la propria merce. Non avrà invece alcun ruolo nella vendita delle opere ospitate nella vetrina. A differenza delle gallerie che espongono arte e si occupano della loro vendita, riconoscendo all'artista una percentuale sul venduto, il negozio tratterrà dall'eventuale cessione lo 0%. Scopriremo se la differenza tra arte e tessuti è soltanto quella che intercorre tra due categorie merceologiche. Verificheremo quanto delle opere d'arte siano in grado di caratterizzare uno spazio e quanto ne siano influenzate. Osserveremo nelle reazioni delle persone che getteranno lo sguardo oltre il vetro quanto siano in grado di comprenderne il contenuto. Eviteremo di fornire istruzioni per l'uso.

Per informazioni sulla mostra
email: trueedendust@yahoo.com
telefono: +39 3396421425

Inaugurazione 26 maggio ore 18

Fratelli Bassetti Tessuti
Corso Vittorio Emanuele II, n. 73 Roma
Lun 15:30 - 19:30
Mar - Ven 9.00 - 19.30
Sabato 10:00 – 19:00
Ingresso libero


Sergio Baldassini "I want you - Kill your father(s)
Sergio Baldassini "I want you - Kill your father(s)
Sergio Baldassini "I want you - Kill your father(s)
Sergio Baldassini "I want you - Kill your father(s), foto di Maddalena Rinaldi

martedì 14 gennaio 2014

I want you - Prova di sé

I want you - Prova di sè di Sergio Baldassini
Installazione esposta alla mostra SINtHOMO alla Mondrian Suit Gallery di Roma il 12 Gennaio 2014


Siamo in buona parte ciò che sappiamo. Gli insegnamenti ricevuti determinano lo svolgimento della nostra vita. La scuola, la famiglia, i libri che leggiamo servono a rispondere alle domande che ognuno si pone o sono l’insieme dei quesiti che è lecito porsi con le relative risposte coordinate? Cosa resta dell’essenza di un individuo cui è concesso conoscere solo quello che altri hanno deciso possa e debba sapere. Dominatori di porzioni insignificanti di mondo, dominati dalla parte complementare dell’esistente. Con l’occhio vicino all’oculare di un microscopio il piano del tavolo su cui poggia perde ogni possibilità di essere percepito.

Siamo in grado di mettere in discussione noi stessi, la nostra cultura, le nostre convinzioni, quelle regole e quelle convenzioni che ormai rispettiamo spontaneamente nei campi più disparati dove operiamo e in quelli ove non osiamo addentrarci? La capacità di non seguire i punti di una linea già tracciata è avere in se la fonte dell’errore. Quello che non è già noto né oggetto riconosciuto di ricerca è condannato a rimanere sconosciuto. I modi e i metodi ammissibili per svelare il mistero sono stabiliti, le mete da raggiungere fissate, non resta che eseguire.

E’ utile alla società che ognuno assuma un ruolo, da scegliere tra l’elenco di quelli disponibili, che abbia delle competenze e dei compiti assegnati. Che si possa essere solo sé stessi è un pericolo da scongiurare con ogni mezzo. Anche negando i mezzi. Buoni deterrenti per reprimere l’aspirazione a divenire chi già si è sono forniti dall’industria dei desideri, da certe ambizioni e anche da questa tanto amata e sbandierata cultura, intesa nel senso più ampio possibile. Abbiamo gli strumenti per creare qualsiasi cosa tranne la nostra stessa vita.

Le rivoluzioni si istituzionalizzano, gli estremi tendono verso il centro, anche le idee più incendiarie si annacquano e quando assumono una forma adatta ad essere diffusa sono assolutamente innocue. Resta la noia, la ripetizione, una certa forma di tranquillità e di pace rotta ogni tanto, qua e là, da una certa quantità di violenza necessaria a rompere la monotonia.